rotate-mobile
Giovedì, 28 Settembre 2023
Giustizia

Giustizia riparativa, intesa per costituire uno sportello di consulenza

La sede sarà in un locale del Centro di ascolto uomini maltrattanti

Un percorso finalizzato al coinvolgimento attivo della vittima e del reo, con la mediazione di un terzo soggetto, attraverso azioni atte al superamento dei conflitti scaturiti a seguito di un reato. E' lo scopo perseguito dalla giustizia riparativa, disciplina giuridica sulla quale il Comune di Ferrara ha aumentato l'impegno, anche in relazione alla legge Cartabia, con la creazione di uno sportello per l'erogazione dei servizi in tale ambito, e con l'istituzione di un tavolo con gli altri soggetti territoriali implicati. A questo proposito, lo scorso 1 giugno, al Comitato locale per l'area dell'esecuzione penale adulti presieduto dall'assessora comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti, è stata condivisa l'idea di sottoscrivere un protocollo di intesa per dare corpo, oltre allo sportello, anche al Tavolo per la giustizia riparativa sul territorio ferrarese.

"I percorsi di giustizia riparativa - ha spiegato Cristina Coletti - sono istituiti per offrire al reo la possibilità di 'risarcire' la vittima del danno subito, e al tempo stesso per permettere a chi ha subito conseguenze di ritrovare la piena dignità. Questo metodo dà modo alle parti di riavvicinarsi, in un contesto in cui, oltre alla componente economica e al danno arrecato, si tiene conto della dimensione emozionale dell'offesa che può essere causa di insicurezza collettiva e può indurre i cittadini a cambiare le abitudini comportamentali. Oltre alla risoluzione dei conflitti, la giustizia riparativa può quindi diventare la soluzione per costruire e rafforzare la coesione sociale. Si tratta di un impegno che rientra in un progetto che l'Amministrazione sta portando avanti da mesi, riconosciuto anche dalla Regione che per questo ci ha assegnato un contributo da 23.600 euro, cofinanziato insieme a Cassa Ammende".

L'iter è stato avviato con l'approvazione dello schema di protocollo, proposto in giunta dall'assessora Coletti, che riunirà l'Amministrazione comunale e i partner di progetto, ovvero l'Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per l'Emilia-Romagna e le Marche; il Centro di giustizia minorile per l'Emilia-Romagna e Marche; il Provveditorato amministrazione penitenziaria per l'Emilia-Romagna e Marche; il carcere 'Costantino Satta' di Ferrara; la cooperativa Cidas, a cui è stata data in capo la gestione dello sportello fino al 17 febbraio 2024 con un affidamento da 22.500 euro.

La sede individuata per il Centro di giustizia riparativa è via delle Chiodare 1, in un locale messo a disposizione del Centro di ascolto uomini maltrattanti di Ferrara, coinvolgendo diverse professionalità. Nel dettaglio, un coordinatore, un referente per la comunicazione, un'operatrice di sportello, una referente amministrativa, due mediatori penali formati secondo le circolari europee e riforma Cartabia, un facilitatore penale altamente qualificato e mediatori linguistico-culturali per garantire l'eventuale attività di traduzione. Lo sportello di via delle Chiodare è accessibile di persona, su appuntamento, il lunedì dalle 15 alle 18 e il giovedì dalle 9 alle 12 La reperibilità telefonica è al numero 348 9139635, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

Fra le iniziative del Centro, vi sarà la presentazione delle attività a tutta la comunità, l'organizzazione di almeno due momenti di informazione sul tema e l'attivazione di almeno due laboratori rivolti ai servizi socio-sanitari e ai detenuti, senza tralasciare l'organizzazione di un seminario volto alla promozione dei servizi offerti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giustizia riparativa, intesa per costituire uno sportello di consulenza

FerraraToday è in caricamento