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L'intervista

Kart a noleggio, Futura Corse leader in Italia: "A Ferrara tanta passione, ma manca una pista"

Dario Mantovani: "Può partecipare anche chi non ha mai guidato. Ho clienti dai 14 ai 60 anni"

C’è il sogno e c’è la passione. Chi non ha mai immaginato, almeno una volta nella vita, di poter imitare le gesta di Senna, Schumacher o, per i più giovani, Leclerc? Poi la realtà riporta tutti inevitabilmente con i piedi per terra. E la realtà dice che arrivare lassù è difficile, quasi impossibile. Serve talento e duro lavoro, è vero, ma anche un discreto portafoglio. Però la passione rimane. E quella va sfogata.

Ma come? Con i kart, magari a noleggio. Già, perché con una settantina di euro si può gareggiare sul serio, su piste vere, contro avversari mai conosciuti prima (ma anche insieme a qualche amico). Si può indossare tuta e casco e sfidare sé stessi, scherzando con la velocità. Dario Mantovani, ferrarese e titolare di Futura Corse, ha realizzato un mondo in cui tutti, ma proprio tutti, possono sognare, seppur per qualche ora, di essere dei veri piloti.

Cos’è Futura Corse?
“Futura Corse è un’attività che si occupa dell’organizzazione di eventi nell’ambito del motorsport. In particolare, di gare di kart a noleggio, su tutto il territorio nazionale. Prevalentemente ci muoviamo nel Nord Italia e, ultimamente, ci stiamo allargando anche al Centro. Purtroppo al Sud esistono poche piste”.

Come è nata questa idea?
“Io sono da sempre appassionato di motori e, in particolare, di Formula 1. Nel mio piccolo ho gareggiato in kart. Poi, insieme a Luca Caselli, nel 2015 ho pensato che questo sport dovesse esser sempre più aperto a tutti. Comprare un kart significa investire tanti soldi, anche 10mila euro, così mi sono concentrato su quelli a noleggio. La società è partita quasi per gioco, poi man mano è cresciuta nei numeri e ora siamo presenti in tante regioni”.

Lo staff di Futura Corse

Come funziona il noleggio dei kart?
“In buona sostanza, chiunque voglia partecipare si può iscrivere e pagare il costo dell’evento (generalmente è sui 60-70 euro). Noi forniamo il mezzo, il casco, la tuta e la copertura assicurativa. E’ un tipo di sport che sta esplodendo negli ultimi anni, anche per il boom della Formula 1 che ha attratto verso il mondo dei motori tantissimi ragazzi giovani”.

Chi può partecipare?
“Come ho detto, le gare sono aperte a tutti, professionisti e non. Anche chi non ha mai guidato un kart in vita sua può venire e provare l’esperienza di una corsa. L’età minima cambia in base alle piste; in alcune bastano anche 14 anni. Poi io ho clienti che hanno anche 60 anni. Per iscriversi non bisogna essere in possesso di alcun tesserino particolare, perché non siamo inseriti all’interno di una federazione”.

Avete una sede a Ferrara?
“Sì, a Coronella per la precisione. Ma qui poi non ci sono piste adatte, quindi gli eventi li organizziamo in giro per l’Italia (l’elenco e le informazioni sono sul sito e sulle pagine social, ndr). Abbiamo una base di clienti fissi, chiamiamoli così, e loro ci seguono ogni domenica. Poi a questi si aggiungono anche appassionati del posto in cui andiamo a gareggiare. In una giornata arriviamo anche a 90-100 partecipanti”.

Gareggiano tutti insieme?
“Ovviamente no, esistono varie formule (che poi sarebbero come delle categorie). Nel corso dell’evento, però, ci sono sia le prove libere, sia le qualifiche, sia la gara; al termine, poi, è sempre prevista una premiazione. E non solo”.

Prosegua.
“Nel nostro staff abbiamo anche due fotografe e due responsabili video: ogni giornata è immortalata in tutti i momenti, di modo tale che ogni pilota poi, nel caso, possa ricevere i propri scatti. Oltre a loro, abbiamo i commissari di gara e tanti responsabili di area distribuiti in Italia. Infine, fa parte del nostro gruppo un istruttore di guida kart, in quanto offriamo anche questo tipo di corso”.

Dario Mantovani

Oltre all’attività di noleggio, però, Futura Corse è anche una scuderia. Tra l’altro, in procinto di partecipare al campionato nazionale…
“E’ vero. Per la prima volta saremo presenti come team ufficiale e questo ci riempie di orgoglio. Noi collaboriamo da anni con Crg, che è un marchio molto noto in questo settore: un giorno ci è stato proposto di partecipare ed abbiamo accettato. Saremo presenti con i tre nostri piloti, anche se i costi sono molto alti”.

In che senso?
“Un campionato del genere arriva a costare anche mille euro a gara, escluso il viaggio, il mangiare, eccetera. Abbiamo trovato due realtà ferraresi che ci appoggiano, ma siamo aperti ad altre partnership. In cambio offriamo una visibilità notevole, perché il campionato nazionale sarà trasmesso in televisione e noi possiamo apporre i marchi sulle livree dei mezzi, sulle tute, sui caschi. Oltre a produrre servizi fotografici, vlog e contenuti video”.

A proposito di coinvolgimento del mondo ferrarese in questo sport: quanta passione motoristica c’è nella nostra città?
“Tanta, veramente tanta. Il problema è che si disperde, in quanto non c’è un circuito adatto per eventi di questo tipo. Un tempo c’era una pista di minimoto, ma ora non esiste più. Si tenga conto che ogni domenica c’è un gruppo di almeno 15 piloti ferraresi che ci segue in giro per l’Italia. E forse ce ne sarebbero ancora di più se il kart venisse conosciuto meglio. E, soprattutto, se si riuscisse ad organizzare qualche evento in città o in provincia”.

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