La porta aperta della locanda, l’entrata rapida, il furto e la fuga. Il tutto in cinquanta secondi. Quello che sembra un film, in realtà, è tutto vero. Ed è un episodio accaduto domenica 10, alla Locanda della Biscia (di via Palestro). Sembra un film, si diceva, ma non lo è. Anche se è impresso sul nastro delle telecamere di sorveglianza della struttura.

La ricostruzione del furto

Mancano una decina di secondi allo scoccare delle 15. La porta della struttura che dà sulla strada è aperta: “Forse – spiegano i titolari – uno dei clienti l’ha lasciata così mentre usciva e rientrava. Capita a volte quando sono impegnati nello scaricare i bagagli dalle auto”. Ad un certo punto, l’occhio elettronico inquadra un uomo.

Ha i pantaloni corti, una camicia e uno zaino di tela sulle spalle. Mentre è indaffarato a guardare il proprio cellulare, entra dall’ingresso della locanda. Ma non è un cliente. E’ un ladro. Le telecamere seguono passo passo i suoi movimenti. Percorre tutto l’androne, fino ad arrivare accanto ad una bicicletta da uomo. Le rivolge un rapido sguardo, compie altri due passi in avanti, poi si ferma. La riguarda. Forse gli piace, ma non la prende.

Così mette il cellulare in tasca, torna indietro e apre la porta-finestra che dà sul cortile interno (a metà del corridoio): “Lì – aggiungono ancora i proprietari – forse ha visto altre bici. Ma probabilmente erano chiuse, perché diciamo sempre ai clienti di assicurarle con un lucchetto”. Un controllo veloce, che dura non più di quattro secondi, poi torna nuovamente all’interno della struttura e si dirige verso quella bici già notata in precedenza.

Il mezzo a pedali è quello del titolare. E’ aperto, “perché – dicono dalla locanda – viene usato spesso durante il giorno”. E’ una bicicletta con il cestino davanti e due borse attaccate alla ruota posteriore. Il ladro, con il piede destro, alza il cavalletto, poi la gira e la posiziona in direzione dell’uscita. Una mano sulla sella, l’altra sul manubrio e la conduce fino in strada. Poi fugge. Il tutto, come detto, in cinquanta secondi.

Il video sui social

Tutto è ripreso dalle telecamere, come detto. Questo potrebbe agevolare l'identificazione dell’uomo. Ma più che il danno economico (si tratta di una bicicletta normale, non elettrica o di una marca prestigiosa) rimane l’amaro in bocca per l’episodio: “Un furto così non era mai capitato - chiosano i titolari -. Può capitare che qualcuno entri incuriosito, ma non si era mai arrivati a tanto”. Mentre la vicenda prosegue, il video fa il giro dei social. Con i commenti indignati degli utenti che si sommano di ora in ora.