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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente / Centro Storico / Piazza Giuseppe Verdi

'Fridays for future', protesta in sordina: solo una ventina di ragazzi presenti in piazza Verdi

L'idea di base era quella di vestirsi di bianco e 'colorarsi' ma i giovani si sono limitati a esprimere le proprie idee al megafono

Una ventina di ragazzi, cartelloni in mano. Ma non di più. La protesta per il clima, il cosiddetto 'Fridays for future', venerdì pomeriggio in piazza Verdi è andato in scena in forma estremamente ridotta. I cortei di migliaia di studenti lungo corso Giovecca, i cori e i colori di una generazione che segue l'ideale di un mondo migliore sono un lontano ricordo. Sui social, l'iniziativa si è diffusa in maniera piuttosto capillare ma, alla resa dei conti, in piazza di veri e propri gruppi organizzati non se ne sono visti.

Poco dopo le 17 referenti degli studenti e del gruppo 'Fridays for future' hanno tenuto in mano qualche cartellone, esposto le proprie motivazioni al megafono, ma il flash mob (in programma alle 17.30) che doveva esserci non c'è stato. L'idea iniziale era quella di vestirsi di bianco e 'sporcarsi' con i colori: nulla di tutto questo è andato in scena. Ciò, però, non significa che i giovani d'oggi non guardino più al cambiamento climatico come un problema. 

L'idea, infatti, è quella di non fermarsi. Di manifestazioni, flash mob e, chissà, magari anche qualche corteo se ne organizzeranno ancora nelle prossime settimane. Da 'Effetto serra uguale effetto guerra' a 'Non esiste un pianeta B' fino a 'Piantate alberi, non grane' gli striscioni sono già pronti. Manca tornare a coinvolgere più giovani possibili. Prima della pandemia i serpentoni erano lunghi anche centinaia di metri. Adesso ci si è ritrovati in piazza in una manciata, davanti a qualche passante incuriosito. Ma, come detto, nulla più.

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