Ripristino del parco urbano, Ferraresi attacca: "Mesi non idonei per la semina. E chi paga?"

Il concerto di Bruce Springsteen non è ancora finito. Lo è nei fatti e nelle note, ma non per quanto riguarda lo scontro politico. A tornare sull’evento di giovedì scorso è Anna Ferraresi, che interroga il sindaco circa le condizioni post-show del parco urbano Bassani. In particolare, la consigliera del Gruppo Misto pone all’attenzione dell’amministrazione la volontà di conoscere i costi dei lavori di ripristino della zona.

Il primo punto all’ordine del giorno riguarda, nello specifico, la semina del prato: “Il sindaco Fabbri – domanda l’esponente della minoranza – è a conoscenza che tale pratica non va fatta casualmente, ma i mesi più adatti alla semina sono marzo e aprile? Oppure settembre e ottobre, perché il terreno conserva ancora il calore dei mesi estivi, ma allo stesso tempo non è più soggetto a infestazioni o a malattie fungine”.

Detto ciò, sempre secondo la stessa consigliera, “la semina effettuata in questo mese prima dei mesi estivi, non produrrà la crescita del manto erboso”. Poi, però, il discorso vira sull’aspetto economico dell’operazione. “Si intende conoscere - si legge nel documento - il costo previsto per il ripristino e per la riqualificazione dell’area interessata dal concerto”.

“E anche – incalza Ferraresi - a chi sono in carico le spese del ripristino dei danni provocati sul suolo pubblico (se al soggetto privato Barley Arts che ha goduto dei profitti “sfruttando” un bene comune, o se le se spese saranno a carico dei cittadini ferraresi)”. Infine, l’appunto sui tempi: “Si chiede – conclude - se si intenda precludere per sempre ai cittadini ferraresi la possibilità di usufruire liberamente del parco urbano o se si voglia privatizzare a suo piacimento anche questo piccolo gioiello”.