Ferrara Bene Comune: "Più sicurezza in strada e meno inquinamento in una città a 30 chilometri orari"

Un elenco di considerazioni sui vantaggi, da quelli ambientali a quelli relativi alla sicurezza, di diventare una città a 30 chilometri orari. Sullo sfondo, l'adesione di alcune Amministrazioni cittadine a tale limite urbano. Sono le premesse della proposta proveniente dall'associazione e dal gruppo consiliare Ferrara Bene Comune.

Fra le argomentazioni menzionate, "perché abbassare il limite di velocità riduce lo spazio di arresto della macchina e di conseguenza la gravità dell'incidente", "perché il traffico urbano è responsabile del 60% dell'inquinamento atmosferico", "perché con meno macchine in giro si sta più tranquilli e più sicuri", "perché con meno traffico si riscopre la possibilità di andare a piedi oppure in bici e si vince la paura del traffico congestionato", "perché i bambini, gli anziani, i disabili possono girare di più e con più tranquillità", "perché si possono recuperare spazi verdi per i cittadini e spazi per le attività commerciali in modo da incrementare l'economia locale".

Argomentazioni destinate secondo Ferrara Bene Comune a produrre benefici come "più sicurezza in strada, meno inquinamento, più salute, più libertà di movimento, più accessibilità, più verde, più economia locale". Infine, la riflessione che "a Ferrara esistono già alcune zone a 30 km, ma non c'è continuità tra una e l'altra, non sono controllate, non ci sono dissuasori o rialzi pedonali che ne permettano il rispetto, e non si capisce bene dove abbiano inzio e dove finiscano. Siamo sicuri che dopo Olbia, Milano, Bologna, Parma (ma vanno ricordate anche Forlì, Vicenza e Treviso) non si possa vedere la nostra città tra le più moderne e coraggiose d’Italia? Non è una questione di orientamento politico ma di attenzione per la salute e la sicurezza delle persone, per far vivere meglio le aree urbane sia ai residenti sia ai commercianti".