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Sanità

Eseguiti all'ospedale di Cona i primi due trapianti di cornea su pazienti pediatrici affetti da malattie rare

A effettuare gli interventi sui due bambini è stato il docente Massimo Busin, assistito dall'équipe dell'Oculistica

Nello scorso mese di gennaio, all'Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, sono stati eseguiti i primi due trapianti di cornea su pazienti pediatrici. A essere operati sono stati due bambini di meno di un anno, affetti da malattie rare della cornea. Nel dettaglio, la sclerocornea e l'anomalia di Peters, due malformazioni congenite dell'occhio per cui i pazienti nascono con un'opacità della cornea che impedisce la visione. Entrambe le malattie possono determinare cecità irreversibile se non vengono trattate entro i primi mesi di vita, pertanto l'unica terapia efficace a oggi è il trapianto di cornea, ovvero la sostituzione della cornea opaca con una nuova cornea sana proveniente da un donatore.

A eseguire gli interventi, della durata di circa un'ora, è stato il docente Massimo Busin, ordinario di Oculistica all'Università degli studi di Ferrara, con il coinvolgimento dell'équipe di Oculistica dell'ospedale 'Sant'Anna', diretta dal docente Marco Mura. I bambini sono stati dimessi dopo due giorni di ricovero e il loro decorso post-operatorio prosegue regolarmente.

"Si è trattato – ha spiegato il docente Massimo Busin - di interventi di grande complessità, entrambi eseguiti utilizzando le più moderne tecniche di chirurgia corneale. In Italia si eseguono pochissimi interventi di questo tipo a causa della maggiore difficoltà tecnica del trapianto di cornea nei pazienti pediatrici. Operare bambini così piccoli richiede inoltre uno sforzo organizzativo ulteriore rispetto a quello necessario per il trapianto negli adulti, sia per la necessità di figure professionali con formazione specifica nel settore, sia per l'esigenza di pianificare un'attenta riabilitazione visiva postoperatoria".

Il docente Busin è uno dei massimi esperti del trapianto di cornea, con all'attivo più di 10mila trapianti eseguiti. A lui si deve l'ideazione di numerose tecniche chirurgiche, poi adottate in tutto il mondo. Tra esse vi è la cheratoplastica perforante 'a fungo', dalla forma caratteristica delle lamelle che vengono impiantate nel paziente, che è stata eseguita su uno dei due bambini operati all'ospedale di Cona.

"La chirurgia oculare in età pediatrica – ha continuato il docente Marco Mura – necessita di un approccio multidisciplinare che deve coinvolgere varie figure professionali tra cui l'oculista, l'anestesista pediatrico, il neonatologo e il pediatra. Fondamentale è stata la creazione all'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara di un percorso di diagnosi e cura delle malattie della cornea e della retina dell'età pediatrica". 

La madre di uno dei due bambini ha commentato che "siamo estremamente fortunati ad aver incontrato il professor Busi. Prima di lui vari specialisti ci avevano detto che il trapianto non era possibile. Il professore ci ha restituito una speranza. Grazie alla cornea che gli è stata donata nostro figlio avrà la possibilità di vivere una vita normale".

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