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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'intervista

L'empatia come chiave di volta per avvicinare i bambini all'apprendimento della lingua inglese

La 'magic teacher' Alessia Zambon racconta l'esperienza di un metodo che valorizza l'elemento del gioco

Fare propri i significati delle parole e delle frasi di un'altra lingua attraverso un processo attivo destinato a coinvolgere i bimbi fin dalla più piccola età. E accompagnarli ad arricchire notevolmente il proprio bagaglio lessicale in un percorso di crescita che non possa prescidere dall'elemento del gioco. Ne è convinta Alessia Zambon, laureata all'Università per Interpreti e traduttori di Forlì, e impegnata a Ferrara con alcuni corsi rivolti ai più piccoli e caratterizzati dal metodo 'Hocus & Lotus'. Un programma educativo linguistico articolato intorno ai primi meccanismi di acquisizione del linguaggio. Ne abbiamo parlato con lei.

Come è nata l'idea di dedicarsi a questo metodo?
"L'idea mi è venuta nel periodo del lockdown dovuto alla pandemia. Da mamma a tempo pieno ho percepito soddisfazione nel vedere il mio bambino pronunciare le prime parole in una lingua diversa dalla sua. Ho pensato all'importanza di un apprendimento che si svolgesse con naturalezza dalla più piccola età, e così mi sono documentata in modo sempre più approfondito sul metodo 'Hocus & Lotus' fino a entrarne nel mondo".

Quale è l'obiettivo che si intende perseguire?
"Creare un contesto di apprendimento amorevole, fatto di sguardi e di sorrisi, nel quale il bambino non si senta inibito e avverta la voglia di comunicare in virtù di questa relazione affettiva, proprio come avviene con la propria lingua madre. Io sono laureata all'Università per Interpreti e traduttori, sto frequentando un Master in Glottodidattica infantile, e conosco l'importanza della grammatica. Attraverso questo metodo viene posto l'accento anche sulla funzione del gioco".

In quale misura?
"Intanto lo stesso nome del metodo, che è il frutto di una ricerca ultradecennale di una docente universitaria, è legato a due personaggi di fantasia, Hocus e Lotus, due cuccioli maschio e femmina dalle sembianze insieme di dinosauro e coccodrillo, e porta i bambini a imparare nelle condizioni ambientali stimolanti di gioco. Per quanto riguarda la mia esperienza di 'magic teacher' di lingua inglese, io propongo corsi per piccoli gruppi di bimbi, da 5 ciascuno, dove nell'arco di un'ora sono presenti quattro momenti di condivisione. Dal breve ascolto di un musical alla preparazione di una minirappresentazione teatrale, dallo storytelling a un minicartone".

Come avviene lo svolgimento del corso?
"All'inizio indossiamo tutti le magliette con i personaggi, in modo da segnalare che d'ora in poi si parlerà in inglese, e ci disponiamo tutti in un cerchio. Un modo per indicare che ogni bambino si possa sentire coinvolto in questo percorso. Un percorso che consiste in 32 appuntamenti da un'ora, oltre al materiale fornito per casa in maniera che i bimbi siano esposti a vai input".

Sono arrivati i primi riscontri?
"Sì. A distanza di tre mesi da quando sono partita con due corsi a Ferrara e uno a Molinella, i bimbi riescono a completare le frasi in inglese e a svolgere un loro interpretazione delle piccole rappresentazioni teatrali. Gli stessi genitori mi dicono che la quantità di lessico dei loro bambini è aumentata. Quello che è importante, tuttavia, non è tanto la conoscenza delle singole parole ma la capacità di contestualizzare la lingua. Giocando, ogni bimbo tende a inserire i vocaboli dell'altra lingua nella sua routine quotidiana. E diventa sempre più interessante percepire il suo entusiasmo".
 

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