Riceviamo e pubblichiamo:
“Per mesi abbiamo lavorato intensamente, noi civici di Azione Civica e di Ferrara Bene Comune, insieme con le altre forze politiche del Tavolo dell’Alternativa. E’ stato faticoso, ma anche entusiasmante toccare con mano che c’è ampia convergenza fra organizzazioni e persone che pure hanno idee e storie tanto diverse.
D’altra parte, c’è veramente tanto da fare per riparare ai guasti che in questi anni hanno fatto Alan Fabbri e la sua amministrazione, per mettere questa nostra città in condizione di affrontare le difficili sfide che ha davanti e uscire da un progressivo declino, per difendere in tutto ciò le famiglie e le persone più deboli, fragili e discriminate.
Lungo questo percorso ci siamo trovati sostanzialmente tutti d’accordo e abbiamo messo nero su bianco l’elenco condiviso delle cose da fare per dare un respiro e una prospettiva alla città, recependo tante proposte e sollecitazioni che in questi mesi sono venute dalla società civile. In queste settimane ci siamo dati l’obiettivo di allargare il confronto a quei gruppi di cittadini che in questi mesi sono intervenuti per dare un futuro alla città.
Ora succede che, mentre diversi partiti sono impegnati al loro interno nelle discussioni dei rispettivi congressi, viene lanciata sui giornali la corsa a candidature a sindaco senza che ci sia una reale e piena condivisione all’interno del Tavolo dell'Alternativa. E subito si scatena su social e stampa un coro di tifoseria che nulla ha a che vedere con i contenuti e gli obiettivi che abbiamo in questi mesi condiviso.
Noi civici crediamo che non sia con le tifoserie da stadio, o da social, che si sceglie un candidato o una candidata: non abbiamo bisogno di trovare un novello San Giorgio che solitario sul suo cavallo bianco affronti il drago. In questi anni Fabbri, Lodi, Sgarbi e il senatore Balboni, alzando i toni, hanno ben saputo coprire il vuoto delle cose non fatte e delle tante occasioni perdute per la città. Noi non ne abbiamo bisogno: abbiamo ben presente cosa c’è da fare nell’interesse della città.
Non urleremo, perché crediamo sia il momento di ascoltare i problemi dei cittadini, delle famiglie, delle imprese: vogliamo ridare voce a chi non si sente rappresentato dalle messe in scena della politica urlata. Invitiamo quindi a tornare ad una pacata discussione sui contenuti. Il candidato o la candidata giusta per battere Fabbri sarà quello o quella che sarà capace di ascoltare i problemi della gente, di tenere unita una coalizione più ampia possibile, di riportare ostinatamente la discussione sui contenuti che servono per ridare una speranza a questa città.