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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Arte

Dalla Disney alla Bonelli, quante matite nella città estense

Sono diversi i disegnatori di storie a fumetti legati a Ferrara

Le atmosfere cupe di Londra dallo scorcio immaginario di Craven Road numero 7, i colori accesi di Paperopoli e Topolinia, gli scenari distopici delle indagini dell'Agenzia Alfa. E poi la comunità della riserva Navajo, le strade statunitensi degli anni Settanta, i territori attraversati da un'astronave in viaggio nell'iperspazio. Sono diversi gli sfondi dove si affacciano le finestre narrative, frutto della creatività degli sceneggiatori che vi hanno ambientato storie di fantasia. Come differenti sono coloro che ai personaggi di queste vicende hanno restituito volti e corpi, ciascuno con il proprio stile. Eppure, a riunire geograficamente alcuni dei disegnatori che hanno fornito il loro contributo ai fumetti di case editrici come Disney o Bonelli è proprio la città estense.

Nicola Mari e l'indagatore dell'incubo

'Gotico' è un aggettivo ricorrente per raccontare il tratto del ferrarese Nicola Mari. Un passione per il disegno coltivata fin dai tempi degli studi all'Istituto 'Dosso Dossi', incoraggiata anche da un insegnante come Emanuele Taglietti. Da lì a una serie di collaborazioni per albi definiti 'per adulti' e riviste erotiche, prima di approcciarsi all'universo della Sergio Bonelli Editore. Un contenitore straordinario di generi, fra i quali quello fantascientifico e quello horror. Due dimensioni destinate a coabitare e dialogare in Mari, le cui prime tavole sono realizzate per Nathan Never. Sarà Dylan Dog il personaggio al quale probabilmente imprimerà il suo segno più rappresentativo. 'Phoenix' la storia d'esordio, sceneggiata dall'ideatore Tiziano Sclavi. Un rapporto con l'indagatore dell'incubo destinato a proseguire nel tempo, dalla metà degli anni Novanta.      

Paperi e topi di Donald Soffritti

Dal mondo di Paperopoli, filtrato attraverso una lente umoristica, a quello di Topolinia più incline all'aspetto avventuroso. Esperto nelle differenze di raffigurazione fra le due città immaginarie disneyane è Donald Soffritti. Il disegnatore nato nella città estense conserva nel proprio variegato bagaglio di esperienze tavole di Sturmtruppen, pubblicazioni per albi francesi, vignette satiriche e rappresentazioni dal titolo 'Superheroes decadence'. Una trovata consistente nel ribaltamento dei canoni del supereroe, disegnato alle prese con gli acciacchi dell'età. Tornando alla complessità del lavoro in ambito Disney con il quale si misura da tempo, le fattezze dei paperopolesi hanno nel tratto somatico del becco un elemento di sintesi ineludibile. Particolare in grado di scomporsi nella bocca e nel naso per i personaggi di Topolinia. Personaggi, i cui segni e proporzioni sono spesso oggetto di riproduzioni in chiave moderna, in occasione di ricorrenze.         

Lo spazio creativo di Germano Bonazzi

Dall'anno della prima edizione, il 1991, è presente come autore dei disegni di Nathan Never il ferrarese Germano Bonazzi. Un percorso che si articola dall'estetica più esplicita del settore erotico, fino alle suggestioni che rimandano a film come 'Alien' o 'Blade runner', per restituire le fattezze dell'agente speciale Alfa, protagonista della serie di fumetti di fantascienza ideata dagli autori Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna. Un personaggio che accompagna da oltre tre decadi il lavoro di Bonazzi. E la fantascienza come luogo narrativo nel quale sviscerare narrazioni collaterali a quella portante, attraverso collane spin-off come Zona X o Agenzia Alfa. 

Fantascienza e secolo scorso in Elisabetta Barletta

La Scuola internazionale di Comics a Roma rappresenta il periodo di formazione per Elisabetta Barletta, disegnatrice cresciuta fra Calabria, Basilicata e Campania, prima di trasferirsi a Ferrara. Negli anni del 2000 si dedica alla realizzazione di alcuni albi di John Doe, oltre alla miniserie Detective Dante. Lavora quindi al personaggio di Cassidy, dell'omonima serie bonelliana creata da Pasquale Ruju. Un fumetto ambientato sul finire degli anni Settanta, lungo la United States Route 66, al confine fra Arizona e California. Coordinate temporali simili quelle in cui agisce il nativo americano Saguaro, che presta il nome alla serie ad opera di Bruno Enna, nel cui staff la disegnatrice lavora negli anni successivi. La sua firma c'è anche nei disegni targati Odessa, dall'ambientazione fantascientifica, e in una graphic novel dedicata alla vicenda processuale di Bartolomeo Vanzetti.  

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