Danza contemporanea, 3.253 presenze all'ultima edizione del Festival
I dati indicano un aumento rispetto al 2019, quando erano state 3.215
L'edizione 2023 dello storico Festival di danza contemporanea si è conclusa, consolidando il suo pubblico di riferimento. Sono state infatti 3253 le presenze. Un numero in aumento rispetto al 2019, quando erano state 3215. Per quanto riguarda i 12 spettacoli proposti tra settembre e novembre, di cui 4 tra anteprime e prime mondiali, c'è stato il coinvolgimento di 12 scuole del territorio e di oltre 200 allievi. Spettacoli site specific nei giardini suggestivi di Ferrara, e focus dedicati alle grandi tradizioni del mondo della danza. Il numero complessivo delle repliche è stato 34.
"Anche con il Festival di danza contemporanea – ha commentato Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Comunale di Ferrara – abbiamo superato i numeri pre pandemici, dato non scontato per il settore economico della cultura. Prosegue, con soddisfazione, la nostra idea di dare forma a un teatro glocal: abbiamo avuto grandi artisti di livello internazionale come Wim Vandekeybus insieme a produzioni che hanno visto il coinvolgimento di artisti ferraresi, come nel caso di Artemis Danza di Monica Casadei, che ha coinvolto due scuole di danza del territorio nel suo progetto".
Il direttore artistico ha aggiunto che "quest'anno il Festival di danza contemporanea ha inoltre realizzato alcuni focus sulle grandi tradizioni culturali locali: l'Argentina del tango, la Spagna del flamenco e la grande tradizione africana con la cultura della danza Gnawa con il danzatore etiope Melaku Belay. Scelte premiate anche dal pubblico: il flamenco e il tango hanno raggiunto infatti il più alto numero di presenze di tutta la stagione. E' cresciuto molto anche il festival in site-specific Interno Verde Danza, che ha registrato più pubblico rispetto all'anno scorso. Inoltre, è stato dedicato uno spazio importante per i giovani coreografi e danzatori, che sono stati messi in dialogo con i grandi nomi della danza internazionale, dando loro pari rilevanza e pari dignità artistica dei colleghi più affermati e che sono sulla scena internazionale da più tempo. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e lavoriamo ora per avere un Festival che allarghi sempre più il suo bacino di pubblico e in cui il resto del mondo possa incontrare Ferrara".