rotate-mobile
Venerdì, 8 Dicembre 2023
Sociale

'Contatto - Abitare Cooperativo', la nuova forma di co-housing punta sullo scambio intergenerazionale

Dopo la raccolta delle adesioni, entrerà in scena un gruppo di lavoro a cui faranno capo le attività di gestione del progetto

Agevolare le condizioni per stimolare uno scambio intergenerazionale fra giovani e cittadini fragili a rischio emarginazione in modo da contrastare la solitudine di questi ultimi e, al contempo, aiutare nella ricerca di un alloggio coloro che scelgono di venire a studiare a Ferrara. Punta su una forma di co-housing il progetto ideato da Cidas 'Contatto - Abitare Cooperativo', finanziato con un contributo da 20mila euro dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ferrara nell'ambito di un bando da 131.567,27 euro, stanziati appositamente per sostenere le azioni realizzate dagli Enti del Terzo settore contro le marginalità. L'iniziativa, in questa fase preliminare, mira a intercettare le nuove matricole di Unife, partner del progetto che a sua volta ha stanziato 20mila euro, proponendo loro la soluzione di cohousing con i residenti che, su base volontaria, mettono a disposizione un posto nella propria abitazione a fronte di un affitto mensile di 250 euro oltre a un contributo come partecipazione alle spese delle utenze.

"Scopo dell'iniziativa - ha dichiarato l'assessora Cristina Coletti - è creare un ponte fra le diverse generazioni, che porta benefici immediati sia alle famiglie ospitanti sia ai giovani che scelgono di trascorrere un momento chiave della loro vita in un ambiente familiare. I vantaggi sono molteplici per tutti i soggetti che prenderanno parte alla proposta elaborata alla quale, nella graduatoria finale dell'avviso, è stato riconosciuto il massimo punteggio per quanto riguarda l'elemento innovativo per la trasversalità delle fasce di età coinvolte. Se da un lato gli studenti troveranno un valido aiuto per fronteggiare l'emergenza abitativa sempre attuale, per quella che è la vocazione di Ferrara come città che richiama i giovani, dall'altro la valenza sociale è altissima. Condividendo la stessa casa, infatti, gli ospitati aiuteranno nelle attività quotidiane e nelle faccende domestiche la loro nuova famiglia, stimolando uno scambio intergenerazionale volto al contrasto dell'isolamento sociale degli anziani, delle persone più deboli e in generale di tutti gli host. Ringrazio Cidas per la proposta per la quale auspico una larga attrattività, e Unife per l'appoggio fondamentale".

Daniele Bertarelli, presidente di Cidas, ha aggiunto che "Cidas pone al centro dei suoi obiettivi capacità di ideare e co-progettare nei territori in cui presenzia. Presentare insieme al Comune di Ferrara e all'Università degli studi di Ferrara è molto noi motivo di orgoglio. Noi di Cidas crediamo fermamente che il modello di coabitazione proposto da 'Contatto' sia un'opportunità di crescita sociale, economica e culturale per la città e che possa tradursi in un'importante occasione, per molti cittadini ferraresi, non solo di diminuire i costi connessi all'abitare, ma anche di vivere esperienze di relazione interpersonale, anche intergenerazionale, che portano con sé opportunità di confronto e miglioramento".

La responsabile della Ripartizione segreterie e servizi agli Studenti di Unife Lavinia Cavallini ha evidenziato che "Unife ha colto con entusiasmo questa proposta di co-housing presentata da Cidas, iniziativa che supporta assieme al Comune, già interlocutore istituzionale insieme a Ergo e ad altri attori pubblici e privati al tavolo sugli alloggi, voluto dalla Rettrice Laura Ramaciotti sin dallo scorso anno. L'ateneo ha immediatamente aderito al progetto con la convinzione che questo possa rappresentare una valida soluzione, con importanti risvolti sociali, capace non soltanto di soddisfare le esigenze abitative, ma anche di andare incontro alle famiglie degli studenti. Questa formula infatti rappresenta una soluzione particolarmente ricca di garanzie anche sul piano della sicurezza, grazie al percorso di selezione e di monitoraggio previsto e presidiato da Cidas. In quanto alla ricezione di questa proposta da parte delle famiglie e degli studenti, l'abbiamo già testata direttamente in occasione di eventi di orientamento, ricevendo importanti conferme sul gradimento che essa riscuote".

Dopo aver raccolto le adesioni di studenti e host interessati alla coabitazione, entrerà in scena un gruppo di lavoro a cui faranno capo le attività di gestione e supervisione del progetto. La micro-équipe è formata da due care manager, un mediatore sociale e dei conflitti, uno psicologo e tre operatori esperti in tematiche connesse all'abitare e al target di riferimento. Sarà loro compito verificare le caratteristiche degli alloggi e l'idoneità degli stessi, tracciare i profili dei potenziali ospiti e ospitanti e su questa base effettuare le assegnazioni. L'équipe, nel tempo, monitorerà costantemente l'iniziativa al fine di valutarne l'andamento e gli obiettivi raggiunti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Contatto - Abitare Cooperativo', la nuova forma di co-housing punta sullo scambio intergenerazionale

FerraraToday è in caricamento