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Carabinieri / Argenta

L'Arma commemora Albino Vanin, alla cerimonia partecipano anche tre nipoti del carabiniere

Le celebrazioni sono proseguite con la deposizione di una corona al cippo commemorativo

Il sacrificio del carabiniere Albino Vanin, ucciso in servizio in un conflitto a fuoco nel 1924 e Medaglia d'argento al Valor militare, è stato ricordato nel corso della mattinata di lunedì, a Filo di Argenta. Alla cerimonia, che si è svolta nella Chiesa di Sant'Agata, hanno partecipato il vicesindaco di Argenta, i carabinieri del Comando provinciale di Ferrara, con in testa il colonnello Alessandro Di Stefano, assieme alle Sezioni dell'Associazione nazionale carabinieri giunte da tutto il territorio. Le commemorazioni sono iniziate alle 10.30, con la santa messa officiata dal cappellano militare per i carabinieri dell'Emilia-Romagna, don Giuseppe Grigolon, e concelebrata dal parroco di Sant'Agata, don Alessio Baggetto. Le celebrazioni sono poi proseguite con la deposizione di una corona al cippo commemorativo, eretto nel 1925 dall'Amministrazione comunale in via Oca Pisana.Il carabiniere Albino Vanin, militare in forza alla Stazione di Filo, fu ucciso all'età di 21 anni nel corso di un conflitto a fuoco, durante un servizio teso a catturare pericolosi banditi della zona.

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Un'operazione svolta unitamente al collega Augusto Schiavon, anch'egli decorato con Medaglia d'argento al Valor militare che rimase ferito. I fatti sono sinteticamente riportati proprio nel decreto di concessione della Medaglia d'argento al Valor militare, tributata il 27 maggio 1925. "Di notte - si legge - comandato in appiattamento con carabiniere meno anziano, allo scopo di arrestare coloro che si fossero recati a ritirare un sacco contenente refurtiva, stato nascosto in un campo di grano, al sopraggiungere di due individui, uno dei quali armato di fucile da caccia, con sereno sprezzo del pericolo e con alto senso del dovere li affrontò intimando loro il fermo. Fatto segno repentinamente a una fucilata sparatagli a breve distanza e colpito a morte, con sublime supremo sforzo riuscì a raccogliere le ultime energie della sua vitalità rispondendo con fuoco, finché cadde a terra vittima del proprio dovere".

I due carabinieri si erano appostati nei pressi di un campo di grano, di fronte al ponte dell'Oca, nel punto ove era stato segnalato un sacco contenente refurtiva. I ladri, sopraggiunti in ora notturna, vistisi scoperti, diedero inizio alla sparatoria, colpendo a morte il povero Albino Vanin e ferendo al capo il suo commilitone. Alla solenne cerimonia hanno altresì partecipato, giunti dalla provincia di Treviso, tre nipoti del carabiniere decorato, un rappresentante dell'Amministrazione comunale di Zero Branco, in provincia di Treviso, luogo di origine di Vanin, e un folto gruppo dell'Associazione nazionale carabinieri dello stesso Comune e di Spresiano, sempre in provincia di Treviso.

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