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Sanità

Cittadella San Rocco, Scaramagli (Fratelli d'Italia): "Si implementi l'orario d'accesso all'Ambulatorio a bassa complessità"

Per la coordinatrice comunale di FdI occorre fare chiarezza su quali siano le patologie trattabili

Torna al centro dell'attenzione politica il tema delle attese in ambito sanitario. A mettere sul tavolo il nodo relativo ai tempi a carico dell'utenza è Chiara Scaramagli, coordinatrice comunale di Fratelli d'Italia. "Le lunghe attese al pronto soccorso di Cona - sottolinea l'esponente politica - sono un problema che continua ad affliggere la sanità ferrarese. E' dal 2009 che Regione e Unità sanitarie locali hanno ricevuto ben precise indicazioni ministeriali relativamente alla necessità di attivare ambulatori e Case della salute finalizzate a sgravare i pronto soccorso. Dopo ben tredici anni, è stato attivato l'Ambulatorio di bassa complessità presso la Cittadella San Rocco, ma diverse criticità rimangono irrisolte e continuano tristemente i disagi al pronto soccorso di Cona".

Un aspetto sul quale la coordinatrice si sofferma è relativo alle patologie trattabili dall'Ambulatorio di bassa complessità. "In primis – sostiene Scaramagli - l'Ospedale di Ferrara e l'Ausl devono fornire informazioni più chiare e più capillari tra la popolazione per quanto riguarda i servizi erogati dall'Ambulatorio a bassa complessità. I ferraresi non possono sapere esattamente quali siano tutti i codici minori trattati in questa struttura e, nella comprensibile incertezza, preferiscono rivolgersi direttamente al pronto poccorso di Cona. Fratelli d'Italia Ferrara propone quindi una completa, specifica e continua informazione, non solo sui media locali ma anche e soprattutto da parte dei medici di base e dei farmacisti per fare chiarezza su quali siano le patologie trattabili presso l'Ambulatorio di bassa complessità".

"L'ambulatorio, infatti, oltre ai vari problemi di febbre, problemi oculari, dolori vari, tosse, otalgie, lombalgie, medicazioni e problemi cutanei (rientranti nei codici minori), tratta anche pazienti che presentino lesioni agli arti superiori e inferiori, trauma al rachide, lesioni alla colonna vertebrale, tumefazione peri-orbitale, con possibilità di eseguire raggi X ed ecografie - prosegue -. Prestazioni, queste ultime, che non sono state adeguatamente rese note nemmeno sui siti internet di Ausl e Ospedale Sant'Anna. Cadute accidentali, distorsioni e traumi minori, per fare un esempio, possono essere trattati presso l'Ambulatorio a bassa complessità con un tempo di attesa brevissimo, anziché rivolgersi al pronto soccorso di Cona spesso affollato e congestionato".

Da qui alla questione delle tempistiche. "Urge – conclude Scaramagli - implementare da subito l'orario di accesso all'Ambulatorio a bassa complessità in quanto il regime di orario ridotto di questa prima fase sperimentale, oltre a non risolvere i disagi di Cona, rischia di causare il fallimento del progetto visto il modesto numero di accessi avvenuti fino ad oggi. Ora che per i cittadini è stato finalmente attivato tale servizio, è auspicabile che gli enti responsabili si attivino al meglio per renderlo sempre più operativo ed efficace".

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