rotate-mobile
Lutto

La città perde Daniele Lugli: addio allo storico esponente del Movimento Nonviolento

Dall'obiezione di coscienza al ripudio della guerra, insieme ad Aldo Capitini fondò l'associazione ispirata ai principi gandhiani

La notizia è rimbalzata sui social nel giro di poche ore, destando un improvviso senso di dolore in coloro che hanno avuto l'occasione di conoscerlo o di condividere un pezzo di strada con lui. All'età di 81 anni, è scomparso Daniele Lugli. Lo storico esponente del Movimento Nonviolento, nato l'1 settembre del 1941 a Suzzara, in provincia di Mantova, si è spento per un malore.  

Laureato con lode in Giurisprudenza all'Università degli studi di Ferrara nel 1964, si era poi abilitato all'insegnamento di materie giuridiche ed economiche, ed era diventato avvocato. Numerosi gli incarichi professionali svolti nell'arco della sua vita lavorativa. E' stato difensore civico della Regione Emilia‐Romagna dal maggio del 2008, componente del Comitato regionale di indirizzo dell'Azienda ospedaliera universitaria 'Sant'Anna', vicepresidente del Teatro Comunale, membro della Commissione regionale per l'istituzione di Rai 3, portavoce del Forum del Terzo settore della provincia di Ferrara. Ha svolto attività di consulenza giuridica e organizzativa nei confronti di Enti locali e gestori di Servizi pubblici. Inoltre, è stato insignito, dal presidente della Repubblica Sandro Pertini, del titolo di Ufficiale della Repubblica. 

Si è anche dedicato alla formazione rivolta agli obiettori, e successivamente ai volontari del Servizio civile, oltre a collaborare per un decennio alla cattedra di Sociologia dell'Educazione all'ateneo estense. La passione per la politica lo ha anche portato a ricoprire l'incarico di assessore alla Pubblica istruzione nei Comuni di Codigoro e Ferrara, e a dedicarsi alla ricerca legata a vicende storiche.

In particolare, nel 2017 ha scritto il libro 'Silvano Balboni era un dono. Ferrara, 1922-1948: un giovane per la nonviolenza, dall'antifascismo alla costruzione della democrazia'. Un testo, edito da Csa, incentrato sulla figura di un giovane, morto a 26 anni nel 1948 a Ferrara, alle prese con l'impegno politico e con la collaborazione con il fondatore del Movimento Nonviolento Aldo Capitini. 

E proprio l'incontro con Capitini e la condivisione dei principi gandhiani dell'associazione che contribuirà a fondare, orienteranno l'esistenza di Lugli, continuamente disponibile a raccontare l'esperienza alle più giovani generazioni. O a restituire il ritratto di figure legate a quel mondo, come per esempio quella di Pietro Pinna, che rifiutò di prestare il servizio di leva e venne condannato al carcere, tracciando uno dei primi solchi del percorso dell'obiezione di coscienza. Daniele Lugli ha collaborato con Aldo Capitini fin dalla nascita del Movimento Nonviolento, diventandone poi presidente.

Nel 2022 Lugli è l'autore del libro 'Sassolini di Pollicino', edito da La Carmelina. Una raccolta di suoi articoli per 'Pollicino', una rivista del circolo ferrarese di Legambiente su argomenti come la guerra, l'inquinamento, la religione. Temi sui quali non mancava di dialogare con chiunque, in occasioni anche informali, in città. I funerali si svolgeranno nella Sala del commiato, alla Certosa di Ferrara, mercoledì alle 16.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La città perde Daniele Lugli: addio allo storico esponente del Movimento Nonviolento

FerraraToday è in caricamento