'Cicatrici', il segno del tumore al seno in una mostra fotografica
Taglio del nastro per l'esposizione nell'anello della Casa di Comunità di San Rocco
Per due anni ha fatto tappa in diverse località del Paese, compresa quella al Senato, ma da lunedì 30 ottobre diventa uno spazio espositivo permanente, nell'area dell'anello della Casa di Comunità di San Rocco che si trova vicino alla Senologia. E' la mostra dal titolo 'Cicatrici' che, lungo il corridoio della camminata dell'ex ospedale 'Sant'Anna', dall'area 15 alla 9, vuole essere un momento di riflessione per chi passa di lì. Cicatrici infatti è un'esposizione di 22 scatti che immortalano 22 donne che si sono messe in gioco con il loro corpo per mostrare il segno, la cicatrice, che ha lasciato il tumore al seno. A realizzare le immagini, stampate su tavola di metallo di un metro per un metro, sono stati i due fotografi ferraresi Stefano Pesaro e Federica Veronesi. Si tratta di un'altra delle molteplici iniziative targate 'Ottobre Rosa', a Ferrara diventato 'Autunno Rosa'.
La mostra è stata inaugurata in mattinata dalla direttrice generale delle due Aziende sanitarie di Ferrara Monica Calamai. Con lei erano presenti anche l'assessora comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti e la presidente della sede ferrarese di Andos, associazione che assiste le donne che sono state operate al seno, Marcella Marchi e i due fotografi.
"Immagini straordinarie che raccontano un percorso di sofferenza ma anche di rinascita e di scoperta di sé e, in un caso, è anche la rappresentazione di un rinforzo di coppia", ha commentato la direttrice generale Calamai, aggiungendo che "le abbiamo collocate a San Rocco perché in questa struttura ci sono percorsi di salute. E' anche una esposizione che vuole ribadire e ricordare alle donne, ma anche agli uomini, che la prevenzione può salvare la vita o dare prospettive di vita completamente diverse". La direttrice generale ha concluso affermando: "Un omaggio non solo a chi ha fatto le fotografie, ma anche a queste ventidue donne straordinarie, due delle quali non ci sono più, che hanno dato la disponibilità a mostrare quello che sono state e allo stesso tempo hanno voluto conferire un importante messaggio a tutti noi".
L'assessora Coletti, nel sottolineare l'importanza dell'iniziativa, ha rimarcato che la "mostra persegue due obiettivi fondamentali: da un lato quello dell'umanizzazione dei percorsi di un luogo importante per la salute quale è la Casa di Comunità. Dall'altra parte rappresenta 22 donne che testimoniano come il percorso della malattia sia stato difficile ma dopo di esso vi può essere la ripresa". La presidente Marchi ha aggiunto che "era giusto che l'esposizione, dopo un viaggio durato due anni, terminasse il suo percorso proprio vicino alla Senologia di San Rocco e grazie alla donazione dei due autori-fotografi. Noi oltre che concorrere alla riabilitazione ci teniamo molto a fare educazione sanitaria e, dunque, il compito fondamentale è quello di dare importanza alla diagnosi precoce".
L'auotore Stefano Pesaro ha evidenziato che "il progetto nasce da una richiesta che mi fece tempo fa un'amica. Da lì il passaparola e la voglia di queste donne di mettersi in gioco dopo la malattia. Immagini che hanno fatto piangere anche diversi uomini". La collega e amica Federica Veronesi ha aggiunto che "questa mostra mi ha lasciato la forza. La forza che queste donne ti sanno trasmettere. Io, prima di realizzare queste immagini, mi preoccupavo anche di avere i capelli spettinati dopo essere stata in mezzo alla nebbia. Dopo aver visto la forza che sanno trasmettere ho capito che a certe cose non serve dare più peso".