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Centro provinciale per l'istruzione degli adulti, Pd: "Serve sede idonea e stabile"

Anna Chiappini chiede di trovare una sistemazione non frammentata in diversi edifici

"E' urgente trovare una sede idonea e stabile per il Cpia, la cui utenza giovane e adulta, in gran parte femminile, non può contare su mezzi di trasporto autonomi e necessita quindi di una sede, collegata da mezzi pubblici e non frammentata in diversi edifici". A rivolgersi al sindaco e alla Giunta comunale, per trovare una soluzione per il Centro provinciale per l'istruzione degli adulti, è la consigliera del Partito Democratico Anna Chiappini.

L'esponente Dem, infatti, è intervenuta sulla questione della sede del Cpia, auspicando il raggiungimento di una sistemazione "non frammentata in diversi edifici", in modo tale da "poter conciliare i tempi di frequenza scolastica con quelli di lavoro e di cura, in cui la stragrande parte dell'utenza è occupata; garantire quei criteri di sicurezza, accessibilità, visibilità, necessari allo svolgimento di pubbliche attività, in primis quelle dell'istruzione pubblica; assicurare a dirigente e segreteria amministrativa una collocazione, attigua a quella degli ambienti di apprendimento, in modo da consentire loro un sereno e compiuto svolgimento delle proprie funzioni".

Una richiesta accompagnata dalla premessa che "dal settembre 2015 la scuola era allocata in via Camilla Ravera,11, in condivisione con l'Istituto G.B. Aleotti-Dosso Dossi, occupando anche una parte di seminterrato, più volte allagato. Gli eventi meteorologici del 19 agosto 2022 hanno infine costretto a traslocare segreteria amministrativa e dirigenza in alcuni locali di via Madama 35, sede dell'Ufficio scolastico territoriale. I locali occupati presso l'Istituto Aleotti-Dosso sono stati nel frattempo recuperati, per il trasloco di un'altra scuola". 

Da qui al riferimento al rinnovo della convenzione "di breve durata, in considerazione di valutazioni concernenti la riorganizzazione della rete scolastica; l'effettuazione in tempi brevi di interventi di riqualificazione energetica, statica e antisismica di diversi plessi, con la conseguente necessità di recuperare spazi per consentire una diversa dislocazione delle classi occupanti gli edifici oggetto di intervento", da parte della Provincia nell'agosto del 2020. Rinnovo a cui "è seguito uno successivo per l'anno scolastico 2021-2022, firmato solo a fine anno scolastico, maggio 2022. Per l'anno scolastico tuttora in corso 2022-2023, il rinnovo della convenzione non è mai stato firmato. Le prospettive pendenti sui locali di cui sopra marcano l'improcrastinabile necessità da parte della Provincia di destinare gli stessi, a partire dal prossimo anno scolastico 2023-2024, ad aule di altri Istituti, interessati da interventi Pnrr".

La consigliera Dem ha aggiunto che "il Comune di Ferrara è a conoscenza da quasi 3 anni dell'esigenza da parte della Provincia di recuperare gli spazi destinati all'attività del Cpia presso l'Istituto Aleotti-Dosso di via Ravera e, conseguentemente, dell'opportunità, divenuta ora emergenza, di individuare in città un'adeguata allocazione per il Centro. Il Centro, che svolge un ruolo imprescindibile, per quanto riguarda iniziative di potenziamento delle competenze di cittadinanza e quindi l'occupabilità della popolazione e l'integrazione sociale, si ritrova privato di una sede, a due mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico". Da qui, l'interpellanza rivolta all'Amministrazione "sulle motivazioni della mancata risposta da parte di sindaco e Giunta alle ripetute sollecitazioni del Centro stesso sul reperimento di una sede".

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