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Truffe agli anziani, le vittime ne sventano oltre il 50%: "Merito degli insegnamenti dei carabinieri"

Da gennaio a maggio, 9 tentativi su 17 sono andati a vuoto grazie agli incontri con l'Arma

La metà delle truffe tentate non sono andate a buon fine. Anziani coraggiosi ed ‘esperti’, grazie alle informazioni dei carabinieri. E’ il dato che emerge proprio dai militari dell’Arma che sottolineano come, da inizio anno al mese di maggio, nella nostra provincia si siano registrati 17 tentativi di raggiri: di questi, nove non sono andati a segno.

I numeri

Merito, come detto, della pronta reazione delle vittime che hanno ricordato quanto esposto proprio dai carabinieri nel corso di numerosi incontri avvenuti sul territorio, evitando così di consegnare denaro e dubitando degli sconosciuti (e allertando, poi, le forze dell’ordine). Nello specifico, si tratta di otto donne e un uomo, tutti di età compresa tra i 65 e gli 85 anni, che hanno telefonato direttamente al 112. In un solo caso, una pensionata ha prima avvertito la figlia.

La tipologia di truffa

Per quanto riguarda le tipologie delle truffe sventate dalle vittime, il dato percentuale rispecchia quelle più comunemente messe in atto dai criminali: in cinque casi si è trattato del finto incidente patito da un familiare, per il quale era necessario il versamento di una somma, in denaro o gioielli, per evitarne la carcerazione del congiunto.

Due episodi, invece, si sono concretizzati con la presenza di falsi operatori della Ausl o del Comune per fantomatici controlli dell’acqua potabile, mentre è stato registrato anche un tentativo di furto della collanina con la tecnica dell’abbraccio. L’ultima truffa ha, invece, visto ‘coinvolti’ falsi operatori delle forze dell’ordine che dovevano eseguire un controllo di un’abitazione.

Le zone

Anche per quanto riguarda la suddivisione sul territorio, si registra una equa ripartizione delle risposte ‘positive’ delle vittime: in due hanno sventato la truffa a Mesola (tentate nello stesso giorno a gennaio), altre due ad Argenta ed una rispettivamente nei Comuni di Ferrara, Portomaggiore, Cento, Terre del Reno ed Ambrogio.

Gli incontri

Come detto, il grande merito va ai carabinieri che, nel corso degli ultimi mesi hanno organizzato incontri informativi su tutta la provincia. E in ogni luogo. Le riunioni, infatti, hanno trovato posto nelle sedi comunali, in chiese, parrocchie, centri anziani e strutture messe a disposizione di enti locali ed associazioni.

I cittadini sono stati ‘istruiti’ sulle tecniche più diffuse utilizzate dai malviventi per indurli in errore o far breccia nei loro sentimenti, tutte finalizzate ad appropriarsi dei loro averi, siano essi denaro contante o gioielli di famiglia. Visti i risultati conseguiti, l’Arma fa sapere che tali riunioni continueranno anche nei prossimi mesi.

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