Dovevano scontare le loro condanne in carcere e, così, sono stati intercettati e arrestati. Destino analogo quello di due soggetti che, nel giro di poche ore, sono stati rintracciati nel ferrarese dai carabinieri e poi condotti all’Arginone.

Il primo episodio risale alla sera di martedì, quando intorno alle 21 i militari della stazione di Ferrara hanno ricevuto la notizia che un 37enne bolognese – colpito da ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale felsineo – si trovava in città. Così i carabinieri hanno avviato le ricerche e, nel giro di pochi minuti, l’hanno rintracciato in centro.

Dopo l’identificazione, all’uomo sono state messe le manette. Dagli accertamenti del caso è emerso che lo stesso era destinatario della misura cautelare in quanto accusato di atti persecutori nei confronti dei propri familiari. Come detto, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito in carcere.

Situazione analoga per un 50enne di Goro che, nel pomeriggio di mercoledì, è stato arrestato in quanto destinatario di un provvedimento di esecuzione di diverse pene (emesso il 10 marzo della Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna), per un totale di 4 anni e 5 mesi.

L’uomo era, infatti, stato giudicato colpevole di reati contro il patrimonio, commessi nel 2013, e in particolare di furti di vongole ai danni alcune cooperative della sacca di Goro, nonché di danneggiamento aggravato e minaccia nei confronti di una guardia giurata operante nelle concessioni demaniali. Al termine delle verifiche, anche per il 50enne si sono aperte le porte dell’Arginone.