Chirurgia vascolare, Unife capitale dell'addestramento degli specializzandi
Organizzato un campus con la supervisione di Paolo Zamboni: "Ottimo profitto"
La scuola di specializzazione di Chirurgia vascolare dell’Università di Ferrara ha dato vita a un campus nel corso del quale specializzande e specializzandi provenienti da tutta Italia hanno potuto studiare un modello innovativo per simulare interventi di chirurgia linfatica ideato dalla Scuola ferrarese.
“La chirurgia dei vasi linfatici è un’operazione molto difficoltosa, che richiede un’estrema precisione e delicatezza, dal momento che il chirurgo deve maneggiare strutture molto fragili del diametro di 1 millimetro o poco più – afferma Paolo Zamboni, professore ordinario del Dipartimento di Medicina traslazionale e per la Romagna e direttore della scuola di specializzazione di Chirurgia vascolare di Unife -. La pratica per compiere operazioni di questo tipo è eseguibile solamente in centri di alta specializzazione. Si tratta di una chirurgia per malattie disabilitanti, come il linfedema, che può essere di origine congenito o verificarsi in seguito a interventi di asportazione di tumori. Il linfedema porta ad un progressivo ingrandimento del volume degli arti superiori o inferiori, noto anche come ‘elefantiasi’”.
Nel corso del campus gli specializzandi italiani che vogliono dedicarsi a questo impegnativo capitolo della chirurgia vascolare hanno potuto allenarsi a svolgere queste complicate operazioni, con tecnologie all’avanguardia.
“L’entusiasmo, l’impegno e la dedizione profusa dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato a questo corso è stato trascinante anche per i docenti – conclude Zamboni -. I giovani chirurghi hanno eseguito con ottimo profitto le impegnative procedure chirurgiche simulate, il che fa prevedere un futuro migliore in un prossimo domani per i pazienti affetti da grave disabilità vascolare”.