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Economia

Camera di commercio, una lettera dai presidenti di Ferrara e Ravenna e della Romagna alle istituzioni

Nel messaggio è stata espressa preoccupazione per le diverse imprese delle province colpite dalle alluvioni

Il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna Giorgio Guberti, insieme al collega della Romagna Carlo Battistini, si sono rivolti alle istituzioni nazionali per esprimere la loro "preoccupazione per la grave situazione delle imprese delle nostre province, particolarmente colpite dalle alluvioni che hanno devastato gran parte della regione Emilia-Romagna". Il testo, indirizzato al presidente del Consiglio Meloni, ai vicepresidenti Salvini e Tajani, e ai ministri Giorgetti, Urso, Lollobrigida e Musumeci, viene rimarcato che "queste imprese sono il motore dell'economia locale e hanno saputo dimostrare, anche nella recenti difficoltà causate dalla pandemia e dagli effetti del conflitto Russia-Ucrania, capacità di resilienza e reazione, ma oggi hanno bisogno di sostegno per ripartire e superare questa grave crisi".

Una richiesta di supporto, manifestata attraverso la considerazione che "le stesse aziende ora chiedono sostegno e di non essere lasciate sole a fronteggiare l'attuale emergenza. Si chiede, quindi, di prevedere nei provvedimenti urgenti che il Governo sta predisponendo per fronteggiare i danni dell'emergenza meteo, norme che consentano alle banche una moratoria sui prestiti alle imprese alluvionate, coinvolgendo gli Organi di Vigilanza; prevedano l'immediata eliminazione di tutte le scadenze di ordine tributario, per il 2023, prevedendo anche la possibilità di utilizzo del meccanismo del credito d'imposta; prevedano per il settore agricolo l'eliminazione per il 2023 delle imposte sui redditi catastali e dominicali; prevedano inoltre per il settore agricolo, ammortizzatori sociali, ad esempio, per gli operai a tempo determinato, nonché la possibilità di incrementare le percentuali di indennizzo per le colture colpite dall'alluvione, sulla base di quanto previsto dal fondo Agricat".

Un elenco di provvedimenti auspicati, dunque, accompagnati dalla riflessione che "tali misure sarebbero di grande aiuto per alleggerire il peso del debito e dare respiro alle attività produttive", e dalla fiducia nell'ascolto da parte delle istituzioni verso le "istanze dei territori colpiti", in nome della "sensibilità e solidarietà verso chi ha perso tutto o quasi".

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