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Ambiente

Consorzio Bonifica, dal Consiglio via libera a opere per 80 milioni: "Costretti ad aumentare i contributi"

Il rialzo medio dei costi comporterà uno sforzo che Calderoni spera possa essere solo temporaneo

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha approvato il bilancio di previsione per il 2023, dopo un’annata molto complessa che ha visto un aumento esponenziale dei costi energetici finalizzati soprattutto a garantire l’attività irrigua. Lo stesso Consiglio ha anche approvato il Piano Triennale delle opere pubbliche; investimenti essenziali per la tenuta idraulica del territorio, che solo per i prossimi dodici mesi prevedono 80 milioni di euro di lavori che saranno possibili grazie a Pnrr e fondi regionali.

“Abbiamo avuto un’impennata senza precedenti dei costi energetici: nel 2021 rappresentavano il 17% del bilancio mentre nel 2022 sono stati ben un terzo dei costi dell’ente - ha spiegato il presidente, Stefano Calderoni -. Hanno inciso ulteriormente anche gli aumenti delle materie prime, dei carburanti e l’inflazione che viene stimata ormai al 12%”

Per questo, dopo quattro anni consecutivi di contributi consortili invariati, il bilancio di previsione approvato vedrà un aumento medio dell’8,5%. “Anche il Consorzio – ha incalzato Calderoni - sta pagando la folle corsa dei prezzi che vale sul bilancio 2023 un aumento dei costi di circa 5 milioni di euro: 2 mln li abbiamo recuperati grazie a un certosino lavoro di efficientamento e con scelte relative a processi interni, mentre per i restanti 3 milioni abbiamo dovuto ricorrere a una variazione al rialzo dei contributi di bonifica, che siamo comunque riusciti a mantenere inferiore all’inflazione”.

Una scelta che lo stesso presidente ha definito “sofferta ma necessaria”, per garantire a cittadini e imprese che il Consorzio sia efficiente e capace di affrontare crisi come quella di quest’estate, effettuando le manutenzioni necessarie per la sicurezza idraulica del territorio. L’obiettivo è però quello di considerare questo aumento come transitorio, per tornare a diminuire gli oneri già a partire dal 2024.

Per quanto riguarda, invece, le opere ve ne sono già 17 pronte da appaltare, per il 2023. Tra queste, il sistema di distribuzione irrigua di Valle Pega, che da solo vale 25 milioni di euro. Quindi, si aggiungono altri 22 lavori in corso di esecuzione di grande importanza strategica per l’efficienza della struttura irrigua e di scolo, che valgono 20 milioni di euro e che proseguiranno o termineranno nel corso del prossimo anno (il canale San Nicolò Medelana e il canale Ciarle Sud).

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