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Venerdì, 8 Dicembre 2023
Politica / Ostellato

Rottura del canale Navigabile, Bergamini: "Avanti con le opere idrauliche"

Il consigliere leghista commenta la risposta della Regione alla sua interrogazione

Sono passati circa due mesi dalla rottura dell’argine del canale Navigabile, a San Giovanni di Ostellato. Con la successiva corsa contro il tempo per riparare la falla e mettere così al sicuro cittadini, abitazioni e campi coltivati.

Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, torna ora sulla questione, dopo avere incontrato cittadini e imprese del luogo, ma soprattutto dopo avere avuto dalla Regione la risposta alla sua interrogazione presentata a inizio giugno: “Siamo stati informati dall’assessore regionale Mammi dei danni e delle opere che si sono rese necessarie, con il ripristino dell’argine e il pietrame posizionato nella scarpata lato fiume. Un intervento costato complessivamente 50mila euro”.

Il tempismo nell’avvio dei lavori ha evitato il peggio, tant’è che non si registrano al momento richieste di risarcimenti: “La Regione asserisce che le abitazioni vicine sono state lambite dalle acque del Navigabile, mentre per quanto l’agricoltura si dovrà attendere il riscontro della piattaforma Agricat, tramite la quale potranno eventualmente essere segnalati danni entro la fine del mese”.

Per la messa in sicurezza del territorio, “l’importante è ora portare a compimento i lavori programmati per quel che riguarda il reticolo idraulico e altre opere previste per il triennio”, dice Bergamini, che continua però a chiedere un punto di primo intervento di Protezione civile, per accelerare i tempi di risposta nelle emergenze, come quelle idrauliche.

Il consigliere punta però il dito anche su un altro tema: “Avevamo richiesto di estendere l’utilizzo del ‘calibro 22’ per la riduzione della popolazione della nutria, visto che questo animale sta devastando colture e minacciando la stabilità arginale. Ci viene detto che è competenza delle Province, nell’ambito del Piano di controllo, attivare sperimentazioni come quella che abbiamo visto completare a Ferrara, un anno fa. A mio avviso, è ora di andare oltre le “sperimentazioni” e adottare questo strumento come misura standard per il contrasto della diffusione della nutria, per evitare episodi come la rottura dell’argine del canale Navigabile e garantire la sicurezza dei cittadini”.

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