Furti di oltre 30 marmitte, presa la banda: colpi anche nel Ferrarese
I complici non rivendevano subito i catalizzatori ma ne estraevano i materiali
Sono trenta fra tentati e andati a segno i furti di marmitte da Bologna fino alla provincia di Ferrara (in particolare nella zona di Poggio Renatico). La banda, messa al palo dagli agenti di polizia, si avvaleva di auto, tutte intestate a soggetti fittizi, grazie alla compiacenza di un commerciante della zona. Sono in tutto sei le persone indagate, nei cui confronti la Squadra mobile del capoluogo felsineo, giovedì mattina, ha eseguito le misure cautelari.
Il modus operandi
Nel mirino dei ladri i catalizzatori destinati a essere rivenduti a complici che provvedevano all’estrazione del platino, palladio e rodio per la successiva immissione sul mercato illegale. Dalla visione dei filmati è emersa la grande abilità dei ladri che in 45 secondi sollevavano l'auto e tagliavano la marmitta che sul mercato può partire da un prezzo base di 100 euro fino a 1.500 euro, a seconda del modello: nel mirino sono finite soprattutto Fiat Fiorino, Citroën, Volkswagen e Renault.
Gli indagati
Gli arrestati sono un commerciante di auto 35enne che forniva ai ladri i mezzi, intestati a terzi, per sporstarsi, due 25enni, un 20enne, un 27enne e un 26enne, per quest'ultimo è stato diposto il divieto di dimora. Nell'indagine sono coinvolti anche diversi minorenni. Sono tutti pregiudicati con precedenti per reati contro il patrimonio.