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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Carabinieri / Mesola

Uno coltiva cannabis in casa, l'altro distrugge un bar: due arresti dei carabinieri in poche ore

L'uomo che ha danneggiato gli arredi di un locale ha anche minacciato il gestore con un coltello

Aveva coltivato, in casa, una pianta di cannabis. Ma i carabinieri l'hanno scoperto ed arrestato. Protagonista della vicenda un uomo di 32 anni di Riva del Po: i militari, nel corso dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di spaccio, hanno perquisito la sua casa. Dalla verifica è stata scoperta una pianta di cannabis, all'interno di un vaso, alta 55 centimetri. Inoltre, erano presenti nell'appartamento anche 96 grammi di infiorescenze essiccate, 13 semi di canapa e altro materiale utile alla coltivazione e al confezionamento della 'merce'. Come detto, per l'uomo sono scattate le manette per il reato di produzione di sostanze stupefacenti. Poi, su disposizione dell'autorità giudiziaria, lo stesso è stato rimesso in libertà in attesa di giudizio.

Parallelamente, martedì sera, intorno alle 23.30, i militari della stazione di Mesola sono intervenuti all'interno di un bar dove un cliente – in evidente stato di ebbrezza – stava minacciando il gestore del locale con un coltello e stava distruggendo gli arredi. Il soggetto, un 40enne extracomunitario (risultato irregolare), per sottrarsi al controllo si è scagliato contro gli stessi carabinieri, colpendoli con alcuni calci. Immobilizzato, lo straniero è stato quindi dichiarato in arresto ma ha comunque fornito una falsa identità. I militari, ad ogni modo, sono riusciti ad identificarlo, grazie alle impronte digitali. Mercoledì mattina, il giudice del tribunale di Ferrara, ha convalidato l'arresto in attesa del rito direttissimo, previsto per il 18 ottobre.

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