Annette, l’insegnante giramondo: “Grazie al Boss ho scoperto Ferrara, la racconterò ai miei alunni”

Tra i fan di Bruce Springsteen è difficile fare una una classifica fra chi rappresenti al meglio e impersonifichi la passione per il rock del musicista statunitense. Molti di loro infatti sono lontanissimi da cliché stereotipati o dai fenomeni social. Forse perché il Boss pre esiste a tutto questo e, anche se lo accompagna un circo mediatico niente male, il suo pubblico più fedele è formato da persone almeno in apparenza molto ordinarie. Che hanno però la consapevolezza di essere parte di qualcosa che va oltre la musica e che si chiama passione.

Una di queste è Annette, una signora minuta, sui cinquant'anni, con occhiali e capelli corti rossi. L’abbiamo incontrata in uno degli appelli della Roll Call di questi giorni. 

Buongiorno, stavo cercando una persona simbolo da intervistare come fan di Bruce Springsteen in molti mi hanno indicato lei. Posso chiederle il suo nome e da dove viene?

"Mi chiamo Annette. Il cognome te lo dico ma non lo scrivere che lo sbaglieresti di sicuro. Ho 54 anni e vengo dalla Svezia, da una piccola cittadina vicino a Goteborg".

Cosa fa nella vita?

"Sono un'insegnante di sostegno, seguo bambini dai 6 ai 12 anni con bisogni particolari in una scuola della zona in cui abito. Per fortuna ho una dirigente molto disponibile che sa di questa mia passione e la sostiene. Non è mai facile incastrare infatti tutti gli impegni lavorativi e pianificare le vacanze per seguire Bruce. Torno sempre con una energia nuova che riesco a trasmettere agli alunni che seguo raccontando loro di quello che ho vissuto".

Da quanti anni segue Bruce Springsteen? 

"La prima volta che ho ascoltato una sua canzone era il 1985, il mio primo concerto è stato invece nel 1988, a Stoccolma. Da allora mi sono innamorata della sua musica e di tutto quello che fa. Poi dal 2012 ho iniziato a seguirlo dovunque nel mondo. La passione per Bruce mi porta in luoghi in cui non avrei mai pensato di andare, riempie le mie giornate, fa di lui una persona che sento come un amico: posso dire che è una parte importante della mia vita". 

È la prima volta che è in Italia per il Boss?

"No, ho visto già diversi concerti negli anni scorsi, ma è grazie a lui che ho scoperto in questi giorni Ferrara. È questa la sua magia, farci scoprire posti nuovi. Ero anche alla prima data del suo nuovo tour, a Tampa, negli Stati Uniti e lì Bruce mi ha dato la sua armonica, è stato speciale. Ormai mi riconosce sotto il palco: io sono felice di vederlo e lui è felice di vedermi".

Di questo legame speciale fanno parte anche le foto che prima mi ha fatto vedere sul telefono, quelle dove è sul palco con lui. Quante volte è successo?

"Sono stata due volte sul palco con Bruce, una volta proprio quando è venuto a suonare Goteborg, dove vivo. Vede noi suoi fan sotto al palco e gli piace darci l’opportunità di salire. Ci chiama lui ed è un’emozione indescrivibile: pensa che una volta ho provato anche a fare due accordi con la chitarra, ma suonare non decisamente è il mio mestiere".

Quello che colpisce di voi fan è che non vi basta un solo concerto del tour, sentite il bisogno di seguirlo in tantissime date. Posso chiederle perché?

È la stessa domanda che mi fanno i miei amici: ma perchè vai decine di volte allo stesso concerto? Ma è qui che si sbagliano. Non è mai lo stesso concerto: ogni volta è diverso, c’è qualcosa che ti colpisce che due giorni prima, in un’altra città, non c’era. Ogni concerto è differente, ogni luogo ha un’energia diversa, noi stessi siamo persone diverse ogni giorno.

E allora, visto che ogni concerto è diverso, per finire, mi piacerebbe sapere cosa si immagina per il concerto di Ferrara.

Mi aspetto che ci sia tutta l’energia, l’entusiasmo e la voglia di stare insieme che avete voi italiani. Sono sicura: will be a great great night!