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L'E.T. di Rambaldi ingannò Drew Barrymore: "Pensavo fosse vero, chiesi una sciarpa per non fargli prendere il raffreddore"

Nella reunion del cast, a quarant'anni dall'uscita della pellicola, l'allora piccola star ha raccontato un aneddoto scherzoso

Un'espressività che non si è limitata a segnare la storia dei film di fantascienza, ma è rimasta incorniciata nell'immaginario di diverse generazioni. Dici 'alieno' e il rimando immediato è al personaggio di E.T., la creatura frutto dell'ingegno del vigaranese Carlo Rambaldi, premio Oscar per gli effetti speciali per l'omonima pellicola. Il pupazzo meccanico con il caratteristico collo periscopico è ormai un'icona della cinematografia, e sono numerosi gli estimatori del film a distanza di decenni.

E proprio in occasione dei quarant'anni dall'uscita di 'E.T. l'extraterrestre', diretto da Steven Spielberg e scritto da Melissa Mathison, l'attrice Drew Barrymore si è lasciata andare a una simpatica confidenza. Nel corso della reunion, in compagnia dei colleghi Henry Thomas, Dee Wallace e Robert McNaughton, ha spiegato che all'epoca del set, periodo in cui era una bambina di sette anni, era convinta che il personaggio del piccolo extraterrestre fosse reale al punto da preoccuparsi per la sua salute. "Pensavo che fosse vero", le sue parole in un clima scherzoso.

La piccola attrice, inoltre, ha confessato che andava a pranzo con E.T. e che chiese ad un costumista una sciarpa, per evitare al suo 'collega' di set di prendersi il raffreddore. Una piccola ed ennesima dimostrazione del trasporto emozionale nei confronti di una pellicola che tanto deve al suo creatore degli effetti speciali, scomparso nel 2012. E a quell'immagine iconica del suo fantastico protagonista.

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