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Venerdì, 26 Aprile 2024
Carabinieri / Comacchio

Accusato di aver violentato tre turiste ai lidi comacchiesi, finisce in manette grazie alle indagini dei Ris

Le vittime, tra cui una minorenne, hanno descritto l'uomo: una di queste è riuscita anche a strappargli la maglia

Era diventato l’incubo di turiste e giovani donne che, nell’estate dei lidi ferraresi, si fermavano nelle aree boschive del lungomare di Comacchio. Tre le violenze sessuali, perpetrate sempre con lo stesso modus operandi, da parte di un uomo (travisato) che aggrediva le proprie vittime alle spalle, violentandole sessualmente, per poi scappare.

Giovedì mattina, i carabinieri della Compagnia di Comacchio e della Stazione di Porto Garibaldi, al termine di una lunga attività di indagine, hanno arrestato un 31enne comacchiese. Tre, come detto, gli episodi in questione.

Il primo è avvenuto il 17 maggio, quando una giovane turista ha denunciato ai militari dell’Arma di esser stata aggredita da uno sconosciuto che l’ha poi violentata. La vittima ha raccontato che il fatto è avvenuto nel retro spiaggia ‘Jacaranda’ (a Lido degli Scacchi): durante una passeggiata con il cane, un soggetto l’ha raggiunta alle spalle, l’ha bloccata, l’ha prima palpeggiata ed è poi andato oltre.

Dopo alcuni secondi, la turista è riuscita a liberarsi dalla presa dell’uomo, provando a scappare. Ma l’aggressore l’ha raggiunga e l’ha immobilizzata nuovamente contro un albero. Solo le urla incessanti della ragazza hanno poi fatto desistere il soggetto che, finalmente, si è dileguato.

Il secondo episodio è avvenuto il 3 luglio, a Lido delle Nazioni, dove i carabinieri sono corsi in soccorso di una turista tedesca di appena 13 anni, che aveva subito un’aggressione analoga. Durante una passeggiata in pineta, l’adolescente è stata trascinata nella boscaglia da un uomo che, dopo averla bloccata a terra, l’ha denudata e palpeggiata.

Al termine della violenza, la 13enne, con ancora indosso i vestiti strappati è riuscita a rifugiarsi nel bungalow dei genitori e dare l’allarme. In questo caso, i militari hanno proceduto a sequestrare anche gli indumenti della vittima e ad eseguire dei tamponi sulla sua pelle (inviati poi ai Ris), alla ricerca di tracce genetiche del soggetto ignoto.

Il terzo fatto si è, poi, verificato il 31 luglio a Lido di Spina e ha visto come vittima una 24enne italiana. Anche lei, nel retro spiaggia, è stata assalita alle spalle, mentre stava raccogliendo delle more dai rovi. L’uomo ha bloccato la giovane e le ha palpeggiato il seno: lei, di contro, è riuscita ad allontanarlo e a chiedere aiuto.

Le grida della vittima hanno messo in fuga il violentatore seriale, che è scappato a bordo di una mountain bike. Ma non è tutto. Grazie all’aiuto di alcuni passanti, la stessa 24enne ha inseguito l’aggressore, riuscendo ad afferrarlo per la maglietta, strappandone una parte.

Così i carabinieri hanno inviato anche tali reperti ai Ris, per le analisi del caso. Le indagini hanno poi portato i militari a circoscrivere i sospetti su un operaio della zona, appassionato di biciclette che, per aspetto e caratteristiche fisiche, corrispondeva alla descrizione delle giovani.

Oltre al sequestro e all’analisi degli abiti, le stesse vittime hanno riconosciuto il soggetto e i suoi vestiti. Una ulteriore conferma è poi arrivata dai riscontri dei Ris che hanno evidenziato la presenza del Dna dell’aggressore sul corpo e sugli indumenti di almeno due delle ragazze.

L’uomo, come detto, è quindi stato arrestato e trasferito nel carcere di Ferrara, dove ora rimarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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