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Accordo Hera-Comune sulla geotermia, Talmelli (Pd): "Chi paga gli aumenti avvenuti dallo scorso inverno?"

Per il segretario comunale dem, attraverso il Pnrr si poteva rendere Ferrara indipendente dal punto di vista energetico

L'accordo fra Hera e il Comune sul teleriscaldamento prodotto dalla geotermia continua a far discutere l'opposizione. A esprimere forti perplessità è il segretario comunale dem Alessandro Talmelli. "Non possiamo che essere contenti del risultato raggiunto - ha evidenziato l'esponente del Pd - dopo anni che è tema di dibattito. Verrebbe da dire finalmente! Peccato che andando a leggere l'accordo, ci si accorge che è un accordo al ribasso, in quanto tiene in considerazione solamente le richieste di Hera per il mancato introito facendo pagare il tutto ai cittadini: infatti viene applicato uno sconto di 10,5 milioni di euro calcolati sull'intera durata dell'accordo". 

Un affondo che non risparmia il comportamento della multiutility. "Praticamente Hera ha fatto gli utili e siamo noi a fargli lo sconto: un approccio veramente singolare da parte di chi in campagna elettorale protestava contro Hera, promettendo perfino di venderne le azioni affidandosi ad altri operatori", ha proseguito Talmelli, sottolineando il carattere irretroattivo dell'accordo."E gli aumenti avvenuti dallo scorso inverno? Chi li paga?", la domanda del segretario del Pd. 

Infine, una considerazione sull'utilizzo dei fondi del Pnrr. "Come da noi evidenziato già un anno fa, si poteva cogliere l'occasione per l'ampliamento della rete nella zona Est e rendere Ferrara completamente indipendente dal punto di vista energetico. Si poteva rendere Ferrara capitale europea della sostenibilità e quindi si poteva intervenire in maniera decisa sull'abbassamento del prezzo, ma si è voluto accusare chi c'è stato prima", ha concluso Talmelli.

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