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Sanità

L'unificazione delle aziende sanitarie entra nel vivo: primo tavolo di confronto a Cona

Le aree della comunicazione, del controllo di gestione del bilancio e patrimonio saranno le prime ad andare nella direzione dell'unificazione

L'unificazione tra l'Azienda ospedaliera e l'Ausl entra nel vivo. Lo ha fatto martedì mattina nell'aula Magna della struttura di Cona – e si ripeterà mercoledì – con il primo tavolo di lavoro congiunto, attraverso il quale i professionisti delle due realtà (compresi anche i componenti dei comitati consultivi misti), di Unife e del territorio hanno discusso delle diverse aree tematiche in ballo. 

Nello specifico, il primo momento di confronto ha posto al centro dell'attenzione sette punti specifici: si è, infatti, discusso circa i modelli organizzativi ospedalieri, il rafforzamento e l'innovazione dei modelli di assistenza territoriale, i sistemi informativi e di monitoraggio, il capitale umano, l'integrazione dei servizi tecnici e amministrativi, la ricerca e l'innovazione e, in conclusione, l'impatto economico-finanziario dell'unificazione. A tutto ciò, si devono poi necessariamente aggiungere le aree della comunicazione, del controllo di gestione del bilancio e patrimonio, che saranno – in rigoroso ordine cronologico – le prime ad andare nella direzione dell'unificazione.

“Quello che andremo a realizzare con una regia unica – ha specificato Monica Calamai, direttrice ad interim delle due aziende – è un progetto di rilancio della sanità ferrarese all’insegna di innovazione, ricerca, individuazione delle aree specifiche da potenziare, investimenti sui professionisti, nell’ottica del potenziamento della rete degli ospedali e della semplificazione dei percorsi ospedale-territorio”.

“Si tratta di una sfida importante in cui crediamo da sempre – ha incalzato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri –. Proposi l'accorpamento anche prima di essere sindaco, non senza critiche e infondati scetticismi da parte degli amministratori locali di allora. L'obiettivo sarà raggiunto anche tramite un passaggio parlamentare. Vogliamo sviluppare nuovi investimenti per la tutela della salute, per essere sempre più competitivi e potenziare le risposte ai cittadini".

Un ruolo importante in questo cammino, ai suoi primi passi, lo svolgerà anche l'Ateneo: “Vogliamo creare sinergia e mettere in comune risorse, infrastrutture e competenze per rispondere alle aspettative del sistema sanitario ma soprattutto a quelle della cittadinanza – ha concluso la rettrice, Laura Ramaciotti –. Questo processo è un esempio di collaborazione concreta tra istituzioni”.

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