Lotta alle truffe agli anziani, oltre 150 partecipanti alla prima settimana dell'iniziativa 'Non ci casco'
I momenti di informazione e scambio di esperienze proseguiranno anche nei prossimi giorni
Circa 150 presenti. Tante sono, infatti, le persone che hanno partecipato agli appuntamenti della prima settimana del giro di presentazione di ‘Non ci casco’, la campagna a contrasto delle truffe agli anziani messa in campo dall'assessorato alle Politiche sociali. Dopo l'incontro inaugurale, venerdì 17 a Montalbano, una corposa partecipazione si è avuta anche a Corlo e Barco dove le persone hanno anche voluto condividere le proprie esperienze.
Dopo l'illustrazione dell'azione adottata dall'Amministrazione a cura dell'assessore Coletti e del vicesindaco Nicola Lodi, sia a Barco che a Corlo sono intervenuti operatori della Guardia di Finanza, oltre al presidente di Confconsumatori, Antonio Frascerra. A concludere le giornate la rappresentazione - in dialetto come forma di linguaggio più immediato - della compagnia ‘InsiemexCaso’, che ha messo in scena 3 sketch con alcune delle truffe più comuni: il furto del bancomat, il tentativo di estorsione di denaro attraverso un finto incidente eil raggiro del fantomatico tecnico della caldaia.
I suggerimenti sono, poi, scaturiti anche dalle riflessioni dei partecipanti, che hanno segnalato alcuni episodi com email di istituti di credito fittizi che chiedono dati personali, sms che invitano a consegnare soldi in quanto parenti ricoverati in ospedale e bisognosi di cure costose, telefonate con numeri esteri nel tentativo di prelevare una grossa quantità di denaro e tentativi di furti a domicilio (in alcuni casi riusciti) con i malviventi che hanno generato panico nei malcapitati adducendo a fughe di gas.
“Nelle prime tre uscite - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti - la risposta è stata di grande soddisfazione. La campagna è nata con l'idea di dare a più cittadini possibili, attraverso le testimonianze e i consigli degli operatori delle forze dell'ordine. Come si è evidenziato negli incontri, alcune delle modalità illecite utilizzate per recare danno alle fasce più fragili sono impensabili, perciò lo scambio che si è instaurato con l'ascolto diretto degli anziani potrà portare grandi benefici in tema di sicurezza”.