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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Epifania: la calza perfetta con la regola delle 3C

I consigli del pediatra per far trascorrere al meglio l’ultimo giorno di festa ai più piccoli.

Nella notte del 6 gennaio, la Befana con le scarpe tutte rotte porterà via con sè com'è consuetudine ogni festa. Il sopraggiungere del’Epifania, scandisce tuttavia anche un'altra ricorrenza ovvero il tradizionale rito dei dolciumi da mettere nella calza.

Per la "golosa" occasione tanto attesa dai più piccoli, il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, ha suggerito degli accorgimenti a cui prestare attenzione e mettere in pratica nell’ultimo giorno di vacanza: "Basta seguire la regola delle 3 C: niente compiti delle vacanze nell'ultimo giorno di festa, no al carbone nella calza perché i bambini cattivi non esistono, pertanto non c'è motivo di 'multarli' o punirli (oltretutto il carbone potrebbe far loro cadere l'autostima o far elaborare idee ansiogene o ancora colpevolizzarli". E, infine, "sì al cioccolato".

“L'Epifania - spiega -  è l'ultima delle feste di questo periodo, occasioni preziose per conoscere le proprie radici, coltivare le tradizioni familiari, sperimentare la magia e la gioia di sorprese golose. I compiti sono stati assegnati, in alcuni casi non sono stati pochi, ma ormai il ritorno in classe è alle porte, dunque per chi è rimasto indietro suggerisco una bella giustificazione da mettere nella calza. Bambini e ragazzi recupereranno il lavoro a scuola, senza troppi problemi. E' inutile bruciare le ultime tre giornate di festa su libri e quaderni".


Calza della Befana: la regola delle "3 C"
Via libera alla calza di ogni tipo: "Quella industriale è esteticamente più godibile, forse, ma un po' massificata. Consiglio sempre di personalizzarla con qualche pensiero magari luccicante o rosso, che è il colore preferito dai bambini". Quanto alle altre C, "il cioccolato nella calza sta benissimo, è ricco di grassi 'buoni', un po' calorico ma i bambini non ne mangeranno troppo: dopo un po' infatti, come dicono loro, 'stucca'. Inoltre l'Epifania è anche l'ultimo giorno di vacanza, per la dieta sana c'è tempo fino al giorno dopo. Il carbone invece è un'inutile aggiunta, che lascia l'amaro in bocca al bambino, anche se è di zucchero".


Fino a che età preparare la calza?
"Non c'è un limite: fino a otto anni i bambini credono alla Befana, poi arrivano i dubbi, infine scoprono il ruolo di mamma, papà e nonni. Ma è sempre bello - assicura Farnetani - sapere che i nostri cari hanno pensato a noi e ci hanno preparato una sorpresa, anche se piccola. Ecco perché dico che non devono esserci limiti di età per fare e ricevere la calza: i nonni, oltre ai nipotini, possono pensare anche ai propri figli. E sono sicuro che anche nonno e nonna gradirebbero trovarne una, da aprire e gustare in famiglia", conclude il pediatra.

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